A Segni non arrivano più nemmeno gli autobus blu del Cotral, che ha dovuto approntare navette sostitutive. La protesta dei cittadini per riavere la Traiana: “Non abbiamo l’anello al naso”

Stamattina a Segni è andata in scena la protesta dei cittadini per riavere la via Traiana. Senza quella strada è sempre più difficile spostarsi dalla cittadina dei Monti Lepini verso il resto del mondo. Da quando via Traiana è chiusa la mobilità è diventata sempre più complicata. Ora che sono iniziati i lavori di sistemazione della strada provinciale Segni-Gavignano le cose vanno anche peggio. Di via Montelanico è aperta una sola corsia e i mezzi pesanti non possono passare sull’unica strada che collegava Segni alla provincia di Roma. Come i mezzi pesanti, così anche i bus blu del Cotral che salivano sulla cittadina dei Monti Lepini.
L’azienda regionale ha dovuto organizzare un servizio sostitutivo. Alcune navette portano i pendolari da Segni a Montelanico, da cui poi i viaggiatori devono prendere l’autobus. Gravi disservizi ci sono per studenti che per andare a scuola impiegano molto più tempo di prima. Per chi invece va a scuola ad Anagni il Comune ha organizzato un servizio navetta apposito. Senza di esso gli studenti impiegavano tre ore per arrivare nella cittadina del frusinate.
La protesta dei cittadini: “La Città Metropolitana non ha mantenuto le promesse”
Per protestare contro tutto ciò, stamattina i cittadini si sono riuniti nella zona delle “quattro strade”, dove la Segni-Gavignano incrocia la via Carpinetana. “Ridateci via Traiana” e “Città Metropolitana sei una frana” sono gli slogan dei segnini che si sono radunati sul posto. “È un anno e mezzo che via Traiana ha avuto la prima frana – dice Danilo Lapalorcia, Danil Bed su Facebook, organizzatore della manifestazione – e sono sei mesi che è bloccata totalmente“.
“La Città Metropolitana aveva promesso che avrebbe concluso la progettazione dell’intervento entro la fine di gennaio e che – prosegue Lapalorcia – dall’inizio di febbraio avrebbe iniziato i lavori sulla Traiana, per realizzare di due muri, lato monte e lato valle, finalizzati all’apertura di almeno una corsia. La promessa non è stata mantenuta. Ancora oggi – ha aggiunto Lapalorcia – non abbiamo sentito né visto le ruspe all’opera: non abbiamo l’anello al naso, siamo esasperati e non vogliamo essere presi in giro”.
Il sindaco Cascioli: “Una manifestazione di rabbia per il tempo perduto”
Tra i manifestanti questa mattina c’era anche il sindaco di Segni, Piero Cascioli. “Si è trattato di una manifestazione di rabbia per il tempo che è stato perduto e non può essere recuperato – ha detto il sindaco -, fermo restando che la macchina si è messa in moto”. Il Primo Cittadino segnino ha tenuto a dire che i disagi su via Montelanico finiranno tra qualche giorno. “Quella strada doveva essere messa in sicurezza e lo stanno facendo – ha detto Cascioli – quanto alla Traiana, il progetto è stato consegnato e nei prossimi giorni procederanno con l’affidamento diretto dei lavori così come mi ha riferito il responsabile delle strade per la Città Metropolitana”.