I dipendenti del Comune dei Monti Lepini sono in agitazione e invocano l’intervento del Prefetto di Roma
I dipendenti del Comune di Segni minacciano lo sciopero. Cgil, Cisl, Uil e la rappresentanza sindacale unitaria del Comune hanno chiesto di essere convocati dal Prefetto e proclamato lo stato di agitazione. I motivi delle rivendicazioni sindacali sono vari. Secondo quanto riferiscono i sindacati, riguardano la “mancata valorizzazione del personale, l’erogazione di prestazioni straordinarie, dei progetti, della performance organizzativa ed individuale addirittura riferiti agli anni 2018 e 2019, nonché per la mancata convocazione delle rappresentanze sindacali per la ripartizione del fondo del salario accessori per l’anno 2020”.
La decisione di indire lo stato di agitazione è arrivata dopo l’assemblea dei lavoratori, che si è tenuta il 10 febbraio e che si è espressa all’unanimità. Assieme alla proclamazione dell’agitazione, il personale del Comune di Segni ha chiesto al Prefetto di Roma il tentativo di conciliazione.
Dai lavoratori “pieno mandato alle rappresentanze sindacali”
“L’assemblea ha già dato pieno mandato alle rappresentanze sindacali, nel caso di mancata convocazione del Prefetto per il tentativo di conciliazione, o del suo esito negativo – si legge in una nota congiunta dei sindacati -, per proclamare anche lo sciopero del personale di tutti i servizi per l’intero turno di lavoro ovviamente, nel rispetto di quanto previsto dalla Legge n. 146/90, saranno comunque garantiti i servizi essenziali agli utenti”.
“Già nel mese di settembre dello scorso anno le rappresentanze sindacali avevano chiesto l’intervento del Prefetto – aggiungono i sindacati – ed in quell’occasione il Sindaco di Segni e l’allora segretaria avevano preso degli impegni precisi per risolvere le annose problematiche che purtroppo ad oggi non hanno trovato ancora soluzione. Auspichiamo una celere convocazione – concludono – al fine di evitare gli inevitabili disservizi che saranno causati alla cittadinanza nel caso della proclamazione delle ulteriori iniziative sindacali”.